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Immaginata a metà degli anni 70 a St Etienne dal Professor Bousquet, la doppia mobilità ha saputo evolversi per portare una soluzione coerente alla lussazione intra protesica.
Indicata nelle artrosi primitive nei pazienti con più di 70 anni, nelle fratture del collo del femore nei pazienti attivi, nei casi di lassità articolare importante, nei pazienti con comportamento irrazionale, e nelle versioni di PTA, la doppia mobilità associa l’importante stabilità intra articolare e l’usura controllata dell’interfaccia di polietilene.
Il cotile CAPITOLE T mantiene il sistema di fissazione “Tripode” immaginata fin dal principio della sua esperienza dal Professor Bousquet. Le pubblicazioni cliniche a nostra disposizione con il più lungo follow-up, trattano unicamente il cotile tripode.
Il suo principio di fissazione si basa sulla teoria del “appoggio a 3 piedi”: grazie a questo principio si trova una stabilità spontanea a prescindere dalla superficie ricevente.
2 viti di fissazione coesive al cotile con fissazione conica sono orientate nei rami ischiatrici e nel pube. Il terzo punto di fissazione è una vite orientata a 15/20° al di sopra e orizzontalmente al tetto del cotile.
Questo principio ha dimostrato una eccellente stabilità a lungo termine malgrado il rivestimento che originariamente non permetteva la riabilitazione ossea del cotile.
CAPITOLE T rinnova questo concetto originale aggiungendovi una superfice attuale: CAPITOLE T è dotato di un rivestimento in titanio poroso e di idrossiapatite.
Grazie all’esperienza acquisita con le cupole tripodi, così come ai progressi scientifici e tecnici in materia di rivestimenti osteoconduttori, le cupole a doppia mobilità sono evolute verso una semplice fissazione press-fit.
La stabilità primaria è assicurata da un sovra-dimensionamento periferico e da una rugosità di superfice di titanio poroso.
Soprattutto, gli attriti del cotile generati nella “piccola” articolazione ed indotti dai movimenti articolari, sfociano nella “grande” articolazione preservando così la fissazione ossea da qualsiasi attrito nel congiungimento.
Il posizionamento è realizzato in un unico tempo di impattazione nell’acetabolo. Compatibile con l’approccio mini-invasivo, il posizionamento del cotile CAPITOLE I non richiede gesti preparatori supplementari.
La superfice articolare tra il cotile e l’inserto è interamente liscia e continua, favorendo così la frizione e impedendo la migrazione di particelle di usura nel bacino. Il polietilene usato è di grado PEXEL.
Che cosa è PEXEL ?
Gli impianti CAPITOLE I&T sono dei dispositivi medici impiantabili di III Classe indicati per le artroplastiche totali di primo impianto (PTA) dell’anca o nei casi di revisione del versante acetabolare dell’anca.
Gli impianti CAPITOLE I&T sono presi in carico dall’assicurazione medica.
Il chirurgo è espressamente invitato a leggere attentamente le istruzioni, menzionate sulle modalità d’uso incluse nella confezione del DISPOSITVO MEDICO, così come nel manuale di tecnica operatoria consegnato con il prodotto o disponibile al download sul sito www: evolutisfrance.com www.evolutisfrance.com
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