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Il posizionamento della pinza GPG (Guida di Posizionamento Glenoide) sul collo della scapola è semplice e riproducibile.
La pinza GPG consente di posizionare un mandrino contemporaneamente al centro della superficie del glene e nell’orientamento del collo della scapola.
Le ganasce si incastrano sulle facce anteriori e posteriori del collo scapolare all’altezza del Gvoc – circa 15-20 mm mediamente del glene-.
2 cannoni di guida del mandrino permettono di posizionare il mandrino, sia centrato al centro dei 2 morsetti, sia spostato verticalmente di 7 mm.
Il posizionamento inadeguato di un impianto glenoideo influenza direttamente i risultati clinici e radiografici di una artroplastica totale della spalla (1).
L’installazione di un impianto glenoideo per protesi spalla totale è resa difficile (a) da un aspetto superficiale del gene che non è sempre affidabile per determinare la geometria profonda del collo scapolare, e (b) dall’erosione della glene artrosica che altera l’interpretazione del suo orientamento anatomico nativo.
Diversi studi anatomici hanno dimostrato che il piano della lama scapolare non costituisce un riferimento affidabile per determinare i piani di retroversione, di inclinazione, di rotazione e di offset della glene nativa pre-patologica. Tanto più che questo piano di riferimento evolve con l’età del paziente (2). Gli autori dimostrano che il piano del «Glenoid Vault Outer Cortex» (Gvoc – Corteccia Esterna della Volta Glenoidale) è comparativamente più affidabile, e soprattutto non sembra evolvere con l’invecchiamento del paziente.
LA SEDE CENTRALE
SITO DI PRODUZIONE
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France
SEDE LOGISTICA
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